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Ma che cos’è esattamente la Vestibolodinia? Quali sono le cause della Vestibolodinia? Cosa stimola l’iperattività dei mastociti? Come riconosco la Vestibolodinia? Vestibolodinia e stili di vita Come intervenire con la Vestibolodinia?Vestibolodinia, vestibolite vulvare o vulvodinia sono la stessa cosa?
Facciamo un po’ di chiarezza: nonostante siano stati per lungo tempo utilizzati come sinonimi e abbiano caratteristiche simili, ciascuno di questi termini descrive un diverso problema.
La Vulvodinia è una sindrome cronica caratterizzata da dolore che interessa tutta l’area vulvare e che non è riconducibile clinicamente ad una causa.
Per Vestibolodinia (o vestibulodinia) si intende un tipo di vulvodinia in cui il dolore è localizzato ad una zona precisa della vulva compresa fra le piccole labbra e chiamata vestibolo.
Infine, la Vestibolite vulvare è un’infiammazione della zona vulvare che non necessariamente si manifesta con dolore.
Spesso la vulvodinia è correlata a cause infettive recidivanti, ad esempio ripetute infezioni da candida o fenomeni irritativi continuativi che agiscono su mucosa e cute vulvare infiammandole e sensibilizzando le fibre nervose.
Ma che cos’è esattamente la Vestibolodinia?
È un disturbo intimo cronico localizzato nella zona del vestibolo (l’ingresso della vagina), ovvero l’area compresa all’interno delle piccole labbra, ed è la maggior causa di dolore durante l’attività sessuale. Consiste in una intensa sensazione di dolore e bruciore.
La Vestibolodinia può essere primaria o secondaria.
Si definisce primaria quando il dolore viene avvertito fin dai primi tentativi di penetrazione vaginale sia durante i rapporti intimi, sia a seguito dell’utilizzo di assorbenti interni. Si tratta di una condizione congenita ed è solitamente presente sin dalla nascita.
Nella vestibolodinia secondaria i sintomi compaiono improvvisamente anche dopo anni di rapporti intimi durante i quali non si era mai presentato alcun disturbo. È, quindi, una condizione che compare nel tempo.
Quali sono le cause della Vestibolodinia?
Per molto tempo si è pensato che la Vestibolodinia fosse esclusivamente un problema di origine psicologico, ma non è così. Nelle donne che ne soffrono, infatti, si riscontra spesso un’anomala iperattività di particolari cellule del sistema immunitario(mastociti) che se esposti per lunghi periodi a fattori irritativi o infettivi, reagiscono causando un protratto stato infiammatorio e stimolando la proliferazione delle terminazioni nervose preposte alla percezione del dolore.
Cosa stimola l’iperattività dei mastociti?
Le cause possono essere molteplici:
- una sensibilizzazione dovuta a precedenti infezioni vaginali;
- una predisposizione genetica a uno stato infiammatorio;
- piccole lacerazioni causate da rapporti intimi in assenza di una adeguata lubrificazione vaginale;
- un batterio intestinale (Escherichia coli);
- reazioni allergiche dovute all’utilizzo di biancheria sintetica o abiti troppo aderenti;
- detergenti intimi inadatti o troppo aggressivi;
- contrazione involontaria dei muscoli pelvici dovuta al timore di provare dolore;
- fattori psicosessuali frequenti soprattutto fra le donne che hanno subito abusi o tentativi di abusi.
Come riconosco la Vestibolodinia?
Riconoscere questo disturbo non è sempre facile perché i sintomi sono tanti e non tutte le donne riscontrano gli stessi fastidi e con la stessa entità. Ma i più comuni sono:
- dolore e bruciore nella zona vestibolare di origine spontanea o in reazione a contatto o strofinio;
- sensazione di scosse o aghi nella zona vestibolare;
- intenso dolore durante i rapporti che impedisce di portare a termine e in certi casi anche solo iniziare il rapporto stesso;
- bruciore durante i rapporti e anche dopo; secchezza vaginale; intorpidimento e gonfiore nella zona delle piccole labbra, a volte anche accompagnata da rossore; sensazione di abrasione o percezione di tagli anche in assenza di reali ferite;
- infezioni urinarie.
Per arrivare alla diagnosi, però, è sempre meglio affidarsi al medico che, dopo aver valutato i sintomi ed escluso infezioni di tipo batterico o micotico, può suggerire diverse soluzioni.
Vestibolodinia e stili di vita
Adottare comportamenti corretti può essere un valido aiuto nella gestione dei disturbi dati dalla Vestibolodinia. Ecco alcuni semplici consigli:
- scegli bene il tuo abbigliamento. Evita i jeans e i pantaloni troppo stretti, così come i collant e la biancheria intima sintetica. Il contatto diretto o la pressione sulla zona interessata possono essere causa del dolore;
- cura la tua igiene intima con detergenti specifici e asciugati bene, ma delicatamente, senza strofinare. Utilizza sempre l’acqua corrente che basta anche da sola se non hai a portata di mano il sapone giusto;
- scegli che assorbenti usare. Alterna assorbenti interni a quelli esterni, prediligi quelli in fibre naturali e cambiali con una frequenza massima di 6/8 ore;
- scegli uno sport che non comporti compressione e sfregamento dei genitali esterni. Equitazione e bicicletta, ad esempio, sono sport che possono favorire l’arrivo della Vestibolodinia. Ma anche il nuoto, se indossi per troppo tempo il costume bagnato o se stai in acqua per troppo tempo;
- non indossare biancheria intima durante la notte;
- evita deodoranti intimi, l’abuso di salviette detergenti o creme spermicide;
- non stare troppo spesso seduta con le gambe accavallate;
- Cura la tua alimentazione, evita cibi che possono peggiorare lo stato infiammatorio.
Come intervenire con la Vestibolodinia?
Spesso l’ostacolo più grande nella gestione della vulvodinia e della vestibolodinia è la diagnosi. A volte sono necessari diversi anni e tanti specialisti diversi. Oggi però se ne parla sempre più spesso e alcuni percorsi sono meno complessi.
Dopo opportune visite specialistiche per escludere, ad esempio, infezioni o altre patologie, il ginecologo ti suggerirà alcune terapie che ti aiuteranno a gestire il problema. Per lenire i disturbi e ritrovare il tuo benessere intimo ti può aiutare anche un prodotto ad azione locale, perché non essendo ancora chiariti i meccanismi che causano la patologia al momento la terapia proposta si concentra sulla cura dei sintomi. Per molte donne quest’approccio risolve il problema, per altre non è sufficiente.
Facciamo un po’ di chiarezza: nonostante siano stati per lungo tempo utilizzati come sinonimi e abbiano caratteristiche simili, ciascuno di questi termini descrive un diverso problema.
La Vulvodinia è una sindrome cronica caratterizzata da dolore che interessa tutta l’area vulvare e che non è riconducibile clinicamente ad una causa.
Per Vestibolodinia (o vestibulodinia) si intende un tipo di vulvodinia in cui il dolore è localizzato ad una zona precisa della vulva compresa fra le piccole labbra e chiamata vestibolo.
Infine, la Vestibolite vulvare è un’infiammazione della zona vulvare che non necessariamente si manifesta con dolore.
Spesso la vulvodinia è correlata a cause infettive recidivanti, ad esempio ripetute infezioni da candida o fenomeni irritativi continuativi che agiscono su mucosa e cute vulvare infiammandole e sensibilizzando le fibre nervose.
Ma che cos’è esattamente la Vestibolodinia?
È un disturbo intimo cronico localizzato nella zona del vestibolo (l’ingresso della vagina), ovvero l’area compresa all’interno delle piccole labbra, ed è la maggior causa di dolore durante l’attività sessuale. Consiste in una intensa sensazione di dolore e bruciore.
La Vestibolodinia può essere primaria o secondaria.
Si definisce primaria quando il dolore viene avvertito fin dai primi tentativi di penetrazione vaginale sia durante i rapporti intimi, sia a seguito dell’utilizzo di assorbenti interni. Si tratta di una condizione congenita ed è solitamente presente sin dalla nascita.
Nella vestibolodinia secondaria i sintomi compaiono improvvisamente anche dopo anni di rapporti intimi durante i quali non si era mai presentato alcun disturbo. È, quindi, una condizione che compare nel tempo.
Quali sono le cause della Vestibolodinia?
Per molto tempo si è pensato che la Vestibolodinia fosse esclusivamente un problema di origine psicologico, ma non è così. Nelle donne che ne soffrono, infatti, si riscontra spesso un’anomala iperattività di particolari cellule del sistema immunitario(mastociti) che se esposti per lunghi periodi a fattori irritativi o infettivi, reagiscono causando un protratto stato infiammatorio e stimolando la proliferazione delle terminazioni nervose preposte alla percezione del dolore.
Cosa stimola l’iperattività dei mastociti?
Le cause possono essere molteplici:
- una sensibilizzazione dovuta a precedenti infezioni vaginali;
- una predisposizione genetica a uno stato infiammatorio;
- piccole lacerazioni causate da rapporti intimi in assenza di una adeguata lubrificazione vaginale;
- un batterio intestinale (Escherichia coli);
- reazioni allergiche dovute all’utilizzo di biancheria sintetica o abiti troppo aderenti;
- detergenti intimi inadatti o troppo aggressivi;
- contrazione involontaria dei muscoli pelvici dovuta al timore di provare dolore;
- fattori psicosessuali frequenti soprattutto fra le donne che hanno subito abusi o tentativi di abusi.
Come riconosco la Vestibolodinia?
Riconoscere questo disturbo non è sempre facile perché i sintomi sono tanti e non tutte le donne riscontrano gli stessi fastidi e con la stessa entità. Ma i più comuni sono:
- dolore e bruciore nella zona vestibolare di origine spontanea o in reazione a contatto o strofinio;
- sensazione di scosse o aghi nella zona vestibolare;
- intenso dolore durante i rapporti che impedisce di portare a termine e in certi casi anche solo iniziare il rapporto stesso;
- bruciore durante i rapporti e anche dopo; secchezza vaginale; intorpidimento e gonfiore nella zona delle piccole labbra, a volte anche accompagnata da rossore; sensazione di abrasione o percezione di tagli anche in assenza di reali ferite;
- infezioni urinarie.
Per arrivare alla diagnosi, però, è sempre meglio affidarsi al medico che, dopo aver valutato i sintomi ed escluso infezioni di tipo batterico o micotico, può suggerire diverse soluzioni.
Vestibolodinia e stili di vita
Adottare comportamenti corretti può essere un valido aiuto nella gestione dei disturbi dati dalla Vestibolodinia. Ecco alcuni semplici consigli:
- scegli bene il tuo abbigliamento. Evita i jeans e i pantaloni troppo stretti, così come i collant e la biancheria intima sintetica. Il contatto diretto o la pressione sulla zona interessata possono essere causa del dolore;
- cura la tua igiene intima con detergenti specifici e asciugati bene, ma delicatamente, senza strofinare. Utilizza sempre l’acqua corrente che basta anche da sola se non hai a portata di mano il sapone giusto;
- scegli che assorbenti usare. Alterna assorbenti interni a quelli esterni, prediligi quelli in fibre naturali e cambiali con una frequenza massima di 6/8 ore;
- scegli uno sport che non comporti compressione e sfregamento dei genitali esterni. Equitazione e bicicletta, ad esempio, sono sport che possono favorire l’arrivo della Vestibolodinia. Ma anche il nuoto, se indossi per troppo tempo il costume bagnato o se stai in acqua per troppo tempo;
- non indossare biancheria intima durante la notte;
- evita deodoranti intimi, l’abuso di salviette detergenti o creme spermicide;
- non stare troppo spesso seduta con le gambe accavallate;
- Cura la tua alimentazione, evita cibi che possono peggiorare lo stato infiammatorio.
Come intervenire con la Vestibolodinia?
Spesso l’ostacolo più grande nella gestione della vulvodinia e della vestibolodinia è la diagnosi. A volte sono necessari diversi anni e tanti specialisti diversi. Oggi però se ne parla sempre più spesso e alcuni percorsi sono meno complessi.
Dopo opportune visite specialistiche per escludere, ad esempio, infezioni o altre patologie, il ginecologo ti suggerirà alcune terapie che ti aiuteranno a gestire il problema. Per lenire i disturbi e ritrovare il tuo benessere intimo ti può aiutare anche un prodotto ad azione locale, perché non essendo ancora chiariti i meccanismi che causano la patologia al momento la terapia proposta si concentra sulla cura dei sintomi. Per molte donne quest’approccio risolve il problema, per altre non è sufficiente.